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Categoria: I miei articoli

ExtraSette – 09.03.2018

9 marzo 2018.Tempo di lettura inferiore a 1 minuto.

La mia rubrica settimanale su ExtraSette, l’allegato del Corriere del Ticino

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ExtraSette – 02.03.2018

2 marzo 2018.Tempo di lettura inferiore a 1 minuto.

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ExtraSette 23.02.2018

23 febbraio 2018.Tempo di lettura inferiore a 1 minuto.

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ExtraSette -16.02.2018

16 febbraio 2018.Tempo di lettura inferiore a 1 minuto.

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ExtraSette – 09.02.2018

9 febbraio 2018.Tempo di lettura inferiore a 1 minuto.

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Esperta in Comunicazione, giornalista, food blogger, amo il caffè, non vivo senza miele, pratico sport da sempre ma, soprattutto, sono mamma di due adorabili bimbi. ❤️

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Come molti altri alimenti, anche il cavolfiore fa della versatilità un cavallo di battaglia. Siete abituati a vederlo gratinato al forno, oppure cotto al vapore e ricoperto con salsa besciamella? Lo so, lo so. Ma mi credete se vi dicessi che può diventare anche un ottimo sostituto alla cotoletta, ai nuggets e può essere inserito pure negli smoothies? Il suo sapore così neutro infatti lo rende perfetto per essere usato in preparazioni nelle quali forse, di primo acchito, sembrerebbe idoneo quanto…un cavolo a merenda. E parlando di sostituzioni e alternative, oggi questo bianchissimo cavolo l’ho usato per creare un hummus cremoso, piatto che originariamente viene preparato con i ceci. Perché usare dunque il cavolfiore? Perché è un’alternativa più leggera ed è adatta a chi non tollera i legumi. E poi perché a mio avviso, sperimentando in cucina, a volte si fanno delle scoperte davvero deliziose. E come si gusta dunque l’hummus di cavolfiore? Assieme ad un pinzimonio di verdure, oppure a del pollo alla griglia, delle verdure cotte, o come farcia per un panino. Insomma: sono certa che troverete tanti modi deliziosi per spizzicare questo piatto mediorentale, un po’ rivisitato. 
.
...giornate con le quali voglio riempire il mio album dei ricordi 🥾
È ciclico. Proprio ciclico. La ricotta, ad esempio. Ed i porri? Per non parlare delle barbabietole ed anche del grano saraceno. Tutte cose che devo per forza avere in frigo o dispensa in alcuni periodi, e che poi all’improvviso dimentico di amare alla follia. Perché ovviamente passo al prossimo grande amore e li trascuro. E così spesso mi ritrovo con degli ingredienti che in negozio non ho potuto lasciare sereni e beati sullo scaffale, ma che poi a casa restano li abbandonati in attesa che io li acciuffi e ne faccia qualcosa (nella fattispecie: cucinarli). Questo destino tocca spesso anche al cottage cheese, perché ci sono settimane in cui ne mangio una confezione formato famiglia ogni giorno (e dunque ne compro a dozzine), per poi scordarmi della loro bontà segregandoli in fondo al frigorifero vicino al tristissimo barattolo dei sottaceti (quelli che pensavo di mangiare con la fondue al formaggio, che poi non ho comprato perché, abbiate pazienza, non ci si può sempre ricordare tutto). Ma, tornando ai fiocchi di latte, vogliamo dar loro una nuova golosissima vita? Sì, vogliamo.
Non c’è nemmeno bisogno di giustificarsi. A Pasqua, che lo si voglia o meno, si mangia sempre troppo. Soprattutto dolci, colombe e coniglietti in primis. Siamo tutti nella stessa barca, tutti più o meno nauseati dal cioccolato (nausea che scompare sempre troppo in fretta, ahimè), e tutti più o meno inclini a voler fare almeno qualche giorno di detox. Da dove iniziare? Io direi che innanzitutto vanno scansati dalla nostra vista tutti gli avanzi di cioccolato che ci tentano ad ogni passaggio in cucina (poi li ricicleremo creando una torta, vero?), e poi si inizia a far largo alle insalatone, alle zuppe, ed alle verdure. Ma non alla noia, sia chiaro. Perché nel mangiare sano non c’è davvero nulla di triste, a patto che si mettano in atto alcuni trucchi. Quali? Condire con delle erbe fresche, dare un tocco di croccantezza con delle noci abbrustolite o dei semi, e poi profumare il tutto con una salsa fresca e golosa. Nella ricetta che vi propongo oggi, non manca proprio nulla di tutto ciò, anzi: ho pure aggiunto del sashimi di salmone, cosa desiderare di più?
Bunny kisses and Easter wishes 🐣
Dunque che si mangerà a Pasqua? Siete affezionati al capretto, al filetto in crosta o vi piace piuttosto fare un buffet con tante piccole squisitezze? Io, in questo periodo, più che a quello che si mangia in tavola sono affezionata a tutto ciò che crea un po’ di magia, e che grazie ai miei bimbi posso rivivere con entusiasmo assieme a loro. Si colorano le uova sode, si va a caccia di ovetti e coniglietti in giardino (noi abbiamo iniziato già da metà marzo, così, per allenarci). E poi il cestone con dentro la paglia, gli ovetti di zucchero di tutti i colori, le uova di cioccolato, i coniglietti giganteschi e pure le uova con dentro la sorpresa. E poi la colomba lasciata al centro della tavola dopo pranzo, quella che nessuno osa toccare perché con tutto ciò che si ha mangiato prima, ci vuole coraggio. Ma poi qualcuno inizia con una fettina, ed all’urlo “Oh ma che buona, sofficissima, delicata, provatela!”, le mani di tutti i commensali iniziano ad allungarsi verso questo dolce della tradizione, e tre minuti dopo se ti va bene trovi solo ancora qualche mandorla e qualche zuccherino. 
Oggi vi lascio una ricetta simpatica che potrete mettere sul buffet o servire come antipasto. Ovviamente, come vogliono le tendenze culinarie pasquali, ha la forma di un nido. E soprattutto, assieme alla ricetta, vi lascio anche un grande augurio di serenità della quale spero ci potremo presto riempire il cuore.

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